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Carta Varese
Nasce come riproduzione del tipo di carta usata fin dal ‘700 per rivestire internamente i mobili, i suoi tradizionali disegni, come il giglio fiorentino, la rendono tutt’ora molto riconoscibile in questo uso. Oggi è disponibile in molte varianti grafiche e di colore, rendendola molto adatta alla decorazione di interni. Viene prodotta e stampata a Firenze per essere poi distribuita in tutto il mondo. La brillantezza dei colori è garantita dalla stampa che viene tutt’oggi lavorata in serigrafia. Il suo peso (100 gr) la rende molto versatile: adatta per il cartonaggio viene spesso utilizzata per rivestire scatole e taccuini, ma è perfetta anche per realizzare origami.
cartapaglia
gelso banana
Silk Paper
La Silk Paper è una carta ecologica lavorata con metodi tradizionali e sostenibili, in quanto la polpa viene ricavata dai nuovi germogli della pianta di gelso, che ricrescendo velocemente preservano la pianta. Morbida e lavorabile quasi come fosse un tessuto, proprietà che la rendono molto adatta per realizzare sacchetti e confezioni in generale, viene spesso richiesta anche per rivestire paralumi data la sua trasparenza.
Carte fatte a mano
Gelso
Carta a mano che si ricava dalla corteccia dell’albero di gelso, pianta tipicamente asiatica. La maggior parte della carta di gelso che si trova in occidente viene prodotta in Tailandia. La carta di gelso è caratterizzata da fibre lunghe che la rendono estremamente morbida al tatto. Viene utilizzata in cartonaggio per rivestire scatole e album, molto richiesta anche nel mondo cerimonie ideale per dare un gusto naturale a partecipazioni e decori in genere. Disponibile in tinta unita sia liscia che ruvida, con inserti naturali e floreali, oppure lavorata a rilievo con diversi tipi di pattern. Lo spessore della carta fatta a mano puo’ variare da foglio a foglio e la polpa puo’ contenere impurità che a nostro parere impreziosiscono il foglio stesso. Le tinture sono naturali, quindi anche eventuali variazioni nella tonalità del colore di fondo sono da considerarsi una peculiarità.
Khadi
Carta a mano indiana prodotta completamente con gli scarti delle fabbriche di cotone. È una carta robusta la cui superficie può essere più o meno ruvida. Molto richiesta dagli artisti, ideale per acquerello e pittura, rimane molto versatile per altri utilizzi. Viene spesso richiesta nel formato A4 per essere utilizzata per biglietti e partecipazioni (essendo anche stampabile).
Lino
La carta di lino è fatta a mano, in India, secondo le tecniche tradizionali della lavorazione con telaio ( cascio e forma) e da una polpa composta al 100% di fibra naturali del lino.
Lokta
Carta a mano ricavata dalla fibra della pianta di Lokta, un cespuglio che cresce sulle pendici nepalesi dell’Himalaya ad altezze comprese tra i 1600 e 4000 metri. Questa pianta ha la caratteristica di rigenerarsi nel giro di pochi anni dopo il taglio. Una volta tagliata viene trasportata nella vallata che circonda Katmandu, dove in laboratori artigianali specializzati la polpa ricavata viene setacciata su telaio per essere essiccata al sole e poter ottenere così il foglio. La carta di Lokta è molto elastica e resistente, rendendola adatta a vari usi, da quello decorativo al cartonaggio. Viene utilizzata anche per gli origami. E’ disponibile in tinta unita in diverse grammature e nella versione wax cotton (su un lato del foglio è applicata una garza di cotone e sull’altro viene cerata), cosi come stampata e anche nella versione batik (stampata e cerata). Lo spessore della carta fatta a mano puo’ variare da foglio a foglio e la polpa puo’ contenere impurità che a nostro parere impreziosiscono il foglio stesso. Le tinture sono naturali, quindi anche eventuali variazioni nella tonalità del colore di fondo o delle stampe sono da considerarsi una peculiarità.
Carte Giapponesi
Chiyogami
Carta washi (in giapponese washi è un termine utilizzato per definire tutte le carte prodotte in Giappone in contrapposizione con quelle occidentali) ottenuta da un impasto composto dalle fibre del kozo e sulfito, questa carta è anche conosciuta nel mondo come Yuzen. Il suo uso si espande in Giappone durante il periodo Edo nella zona rurale di Kyoto, dove viene utilizzata per decorare la casa. I pattern della carta vogliono emulare i disegni dei kimono delle donne di Kyoto. Viene tuttora stampata a mano in serigrafia. Molto comune in origami, ma anche adatta per rivestire grandi e piccoli oggetti.
Katazome
Carta a mano giapponese ottenuta dalla fibra del kozo, una pianta appartenente alla famiglia del gelso, che viene appositamente coltivato e raccolto una volta all’anno. Una volta ricavato il foglio viene spalmato con pasta di amido di riso prima di essere stampato in serigrafia nei diversi colori. Questo processo permette ai colori di penetrare nelle fibre della carta e di conferire agli stessi una profondità pressochè unica e renderli resistenti alla luce. Una volta essiccati i colori il foglio viene risciacquato per rimuovere i residui e viene infine asciugato. Questo complesso procedimento deriva dalle tradizionali tecniche di stampa dei kimono giapponesi e viene introdotto nella stampa della carta katazome a Kyoto durante gli anni ’40. Perfetta per rivestire e decorare, molto utilizzata in origami, meravigliosa anche da incorniciare come quadro.
Satogami
Carta giapponese dal peso di 80 gr prodotta mescolando all’impasto fibre di bamboo che rendono la superficie opaca e vellutata e una pigmentazione particolarmente polverosa. Ideale in legatoria sia per il rivestimento delle copertine che per la creazione del risguardo, molto richiesta anche dagli amanti degli origami.
Tsumugi
Carta industriale giapponese dal peso di 140 grammi che si distingue per la superficie goffrata che vuole riprodurre la texture della tessitura della seta. Estremamente elegante e robusta, perfetta per essere stampata, molto utilizzata in legatoria per rivestire le copertine, risulta comunque molto versatile anche per usi decorativi.
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